Panitumumab nel tumore del colon-retto metastatico
Venerdì 30 Giugno 2006 - L’analisi dei dati di 2 studi clinici ha mostrato che l’attività antitumorale del Panitumumab, un inibitore del recettore EGF ( Epidermal Growth Factor ), non era dipendente dai livelli di espressione del recettore EGF ( EGFr ) nei pazienti con tumore colorettale metastatico, non responder alla chemioterapia standard.
Il primo studio ha esaminato i pazienti affetti da carcinoma colorettale, con livelli bassi o negativi ( meno dell’1% di cellule positive ) di EGFr, mentre il secondo studio ha valutato i pazienti con tumore del colon-retto e con livelli di EGFr di almeno il 10%.
Entrambi gli studi hanno esaminato l’attività antitumorale del Panitumumab nei pazienti nei quali il trattamento chemioterapico standard aveva fallito ( Irinotecan, Oxiplatino ).
I pazienti sono stati trattati con 6mg/kg ogni 2 settimane fino a progressione della malattia o ad intollerabilità farmacologia.
L’end point primario dello studio era rappresentato dalla risposta obiettiva alla 16.a settimana, mentre l’end point secondario comprendeva: percentuale di risposta obiettiva durante lo studio, durata della risposta, sopravvivenza libera da malattia, sopravvivenza generale e sicurezza.
Al momento dell’analisi ad interim, il primo studio ha arruolato 88 pazienti con 23 che erano valutabili per la risposta.
Il 13% ( 3/23 ) dei pazienti che ha ricevuto Panitumumab in monoterapia ha presentato una risposta parziale.
Una stabilizzazione della malattia è stata osservata nel 30% ( 7/23 ) dei pazienti.
Il tempo mediano libero da progressione è stato di 13.3 settimane.
Nel secondo studio sono stati arruolati 91 pazienti e 39 erano valutabili per la risposta al momento dell’analisi.
Alla 16.a settimana, l’8% dei pazienti ( 3/39 ) ha presentato una risposta parziale, il 21% ( 8/39 ) stabilizzazione della malattia, mentre nel 49% ( 19/39 ) c’è stata progressione della malattia.
Il tempo mediano di sopravvivenza libera da malattia è stato di 7.6 settimane.
L’incidenza di reazioni di infusione è stata bassa.
Non sono state osservate reazioni di infusione di grado 4 o 5.
I più comuni effetti indesiderati riscontrati con Panitumumab sono stati: tossicità cutanea, fatica, dolore addominale, nausea e diarrea.
Ipomagnesiemia di grado 3 o 4 è stata osservata nell’8% e nel 12% dei pazienti.
Panitumumab è un anticorpo monoclonale che ha come bersaglio i recettori del fattore di crescita epidermico ( EGFr ). ( Xagena )
Fonte: 2006 American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) – Annual Meeting
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